OCT – Tomografia a Coerenza Ottica

Di recente l’offerta diagnostica del Sanatorio Triestino si è arricchita in campo oculistico dell’OCT Spectral domain della Zeiss, azienda innovatrice in campo oftalmologico, leader a livello mondiale e all’avanguardia nei progressi che hanno definito gli standard del settore e che hanno fatto dell’OCT uno strumento indispensabile per la diagnostica high tech per le principali patologie dell’occhio.

L’OCT è una tecnica di diagnosi per immagini che utilizza raggi di luce coerente e che permette l’analisi delle strutture oculari  mediante scansioni tomografiche ad alta risoluzione dell’occhio. Ricorda il tipo di acquisizioni TAC ma a differenza di quest’ultima non è dannosa per la salute in quanto non si avvale di Raggi X e l’esecuzione delle scansioni, rapida e semplice, non implica la somministrazione di sostanze di contrasto.

L’OCT è un esame affidabile, sensibile di altissima precisione, soprattutto con il nostro strumento  ad alta definizione. Le immagini mostrano dettagli delle dimensioni di millesimi di millimetri e sono riproducibili: dei punti di repere permettono di ritrovare la localizzazione esatta delle tomografie e di confrontare le immagini negli esami successivi, anche a distanza di anni e confrontarli nel tempo, cosa fondamentale nel follow up di molte patologie croniche oculari come per esempio la degenerazione maculare legata all’età, diabete, glaucoma ecc.

Il paziente guarda dentro l’obiettivo di una telecamera, generalmente senza istillazione di gocce per dilatare la pupilla. Vengono eseguite le riprese in pochi minuti, senza abbagliamento. Utilizzando un raggio luminoso, si evita il contatto con il bulbo. Rispetto alle angiografie non è necessaria l’iniezione di sostanze di contrasto. Ogni immagine (sezione ottica ) è ottenuta in una frazione di secondo. L’esame completo dura 10 minuti.

L’esame OCT è indispensabile per la diagnosi, stadiazione  e nel monitoraggio di  molte patologie della retina del nervo ottico e del segmento anteriore ( cornea, angolo iridosclerocorneale)  permettendo una dettagliata visione anatomica in vivo. In questo modo permettte di evidenziare , misurare e determinare lesioni di alterata morfologia, differenze di densità dei tessuti, misurare gli spessori, i volumi e attraverso delle mappe dettagliate poter navigare nell’esporazione di tutto il polo posteriore della retina e altresì misurare i vari parametri della papilla ottica e lo spessore delle fibre nervose, segni precoci di glaucoma a volte evidenziabili prima di alterazioni del campo visivo; per cui risulta oramai un esame indispensabile per patologie come la degenerazione maculare legata all’età, patologie dell’interfaccia vitreo-retinica, per la retinopatia diabetica e per il glaucoma.