Nuova Risonanza Magnetica (RM) ad alto campo (1,5T), di ultima generazione e all’avanguardia sul mercato, sia dal punto di vista di hardware che di software (una delle poche sul territorio nazionale a poter disporre di 49 canali). Il maggior numero di canali permette un notevole incremento del segnale digitale in ricezione (incremento rapporto Segnale/Rumore) e pertanto implementa in modo rilevante la qualità diagnostica dell’apparecchiatura, nell’obiettivo prefissato di fornire un dettaglio superlativo delle immagini (in alta definizione).
La nuova RM (SIGNA-VOYAGER G2 della General Elettric), entrerà in funzione nei prossimi mesi (i lavori per il suo collocamento sono già iniziati a fine dicembre) e permetterà lo studio ottimale di tutti i distretti corporei, con possibilità di diagnosi precoce e sempre più raffinata delle patologie.
Si tratta come detto di apparecchiatura di ultima generazione, da 1,5T, con software di ultima generazione e avanzamenti tecnologici offerti dalla casa produttrice, tali da permettere livelli prestazionali che non avranno nulla da invidiare alle apparecchiature da 3T già sul mercato da qualche anno, grazie al potenziamento tecnico-digitale che va ad incrementare le capacità diagnostiche, a volte non raggiungibili con le RM di precedente generazione, ma garantendo il vantaggio di un campo magnetico inferiore alla apparecchiatura da 3T, diminuendo i “potenziali” rischi biologici collegati ad un campo Magnetico più elevato.
La RM acquisita dalla Struttura rappresenta quindi una delle eccellenze sul mercato al momento. L’apparecchiatura è fornita di un foro di entrata maggiore (open BORE), con un raggio più ampio (70 cm contro i 60 cm delle macchine più datate), garantendo pertanto un miglior comfort per il paziente, riducendo notevolmente i problemi legati alla claustrofobia, nel tentativo di eliminare la sensazione di oppressione durante l’esame, e rendere l’esperienza più confortevole per l’utente.
Il software di post-processing all’avanguardia inoltre, in alcuni casi selezionati, permetterà di ridurre l’invasività; ne è un esempio la possibilità di studio dei vasi addominali senza l’utilizzo del Mezzo di Contrasto per via endovenosa, permettendo così tale studio anche nei pazienti con insuff.renale o con pregressa reazione allergica).
Grazie a software dedicato a rilevazione semi-automatica, agevolerà il medico nella “detezione” di lesioni in ambito neurologico come la Sclerosi Multipla, o permetterà una rilevazione obbiettivo-quantitativa della steatosi epatica.
Lo studio della mammella in alta definizione, garantirà elevatissima sensibilità nella diagnosi delle patologie di tale struttura ghiandolare, potendo sfruttare l’associazione di un studio morfologico a quello dinamico ed il post-processing della consolle di rielaborazione.