L’importanza del test che rileva la presenza del virus HPV nelle cellule del collo dell’utero ha acquisito sempre maggiore rilevanza nell’ambito della prevenzione del cancro cervicale.
Il virus HPV, infatti, è il principale agente eziologico del cancro cervicale, che rimane ad oggi uno dei pochissimi tipi di neoplasia efficacemente prevenibile.
La presenza del virus può provocare una degenerazione neoplastica che, nei casi in cui avviene, è molto lenta e prevenibile; quindi, è evidente che verificarne l’assenza sui campioni esaminati è molto importante per escludere un rischio di futura degenerazione maligna.
Presso il Sanatorio Triestino è stato avviato in convenzione con la Ulisse Biomed S.r.l., startup innovativa che si propone di sviluppare sistemi innovativi per la detection di biomarcatori relativi a virus e patogeni, uno studio pilota volto a verificare l’affidabilità di un nuovo metodo di screening per l’HPV, basato su una tecnica innovativa di prelievo self-made (autoprelievo) del muco cervicale, al fine di semplificare ulteriormente l’esecuzione del test e di migliorarne quindi sensibilmente la già alta efficacia preventiva.
Già presso la ginecologia diretta dal dr. Massimo Santuz è attivo l’ambulatorio per l’esecuzione del pap-test di screening regionale aperto nei giorni di martedì, giovedì, venerdì e sabato. Tali iniziative hanno la finalità di sensibilizzare le donne alla maggiore adesione a campagne preventive e alla cura di eventuali patologie.